mercoledì 6 febbraio 2008

Tony Tammaro


Tony Tammaro (nome all’anagrafe: Vincenzo Sarnelli), nasce a Napoli il 7 gennaio 1971. Figlio di Egisto Sarnelli, chitarrista cantante noto a Napoli negli anni ’70 e ‘80, studia chitarra classica con il maestro Eduardo Caliendo, ma interrompe presto gli studi musicali per dedicarsi ad una fortunata carriera in qualità di disc jokey presso i più noti circoli e locali cittadini. Nel 1990 inventa la cosiddetta “musica tamarra”, un genere musicale che si rifà alla macchietta, riproponendo in chiave moderna un filone che era finito nel dimenticatoio dopo gli ultimi successi di Renato Carosone. Nei primi mesi del 1990, Tammaro, accompagnandosi con la sola chitarra realizza una musicassetta contenente 10 brani umoristici che vende in pochi giorni migliaia di copie ( moltissime sono quelle pirata vendute sulle bancarelle), facendo di Tony Tammaro e della sua musica un vero fenomeno di costume. Brano trainante dell’album autoprodotto è la celebre “Patrizia”. Benché siano passati vari anni dal primo exploit, Tony Tammaro tiene mediamente cento spettacoli all’anno nella sua regione ed è molto noto soprattutto su Internet con decine di migliaia di siti che parlano di lui e per le migliaia di download dei suoi brani.

La musica tamarra.

Figlio d’arte, Tony Tammaro ascolta fin da bambino le melodie napoletane, ma resta particolarmente colpito dai brani umoristici che propone suo padre Egisto Sarnelli. Nel repertorio umoristico portato in giro da Sarnelli spiccano due canzoni che colpiranno profondamente la vena compositiva di Vincenzo (che prenderà il nome d’arte di Tony Tammaro per non essere confuso con suo padre): “I due gemelli” scritta dal duo Pisano-Cioffi e “Canzone pettegola” scritta da Umberto Boselli nel 1970, forse ultima canzone umoristica prodotta a Napoli prima che Tammaro riportasse in voga la macchietta. L’operazione “tamarra”, a detta di Tony Tammaro, nasce dalla voglia di far tornare a sorridere Napoli con canzoni strampalate come accadeva nei più spensierati anni ’50. Per musica “tamarra”, come qualche giornalista ha etichettato il genere, si intende un modo di fare satira sui primi cantanti neomelodici che facevano la loro comparsa nelle radio e televisioni private napoletane degli anni ottanta. Con quei cantanti, per la prima volta nella storia della canzone napoletana, il pubblico popolare poteva interagire con i suoi beniamini facendo dediche e richieste in diretta. Negli anni in cui Tammaro compose le sue prime canzoni, il degrado aveva raggiunto livelli spaventosi e lo si poteva evincere anche dai testi delle canzoni napoletane passate dalla lirica “Torna maggio” alla cruda “Serenata calibro 9”. Questa è la definizione che Tony Tammaro da alla “musica tamarra”: La musica tamarra è il canto giocondo dei cosiddetti tamarri, una classe sociale che si affaccia al benessere dopo secoli di miseria e pertanto, incurante di ogni norma di comportamento, getta allegramente a mare scorze di melone e fa l’amore in automobile, felice di essere protagonista di un benessere finalmente raggiunto. Info: 3490639145 – gdomusica@thecentre.it

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